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martedì 9 dicembre 2008

Un virus che colpisce gli utenti Facebook


I 120 milioni di utenti di Facebook sono a rischio Koobface, un virus che prende di mira il sistema di messaggistica del social network e infetta i Pc degli iscritti e si appropria dei dati sensibili.

Secondo gli analisti Koobface si diffonde inviando messaggi agli amici di un iscritto, del tipo "Come stai bene in questo nuovo video", che poi portano l'utente a
una pagina web in cui gli si chiede di scaricare un aggiornamento del Flash player.

Scaricando il software gli utenti sono automaticamente indirizzati a siti truffa quando utilizzano motori di ricerca come Google, Yahoo!, Msn, Live.com.

All'indirizzo www.facebook.com/security gli utenti possono avere informazioni e indicazioni per la tutela dei loro PC.

Fonte: Spot and web

giovedì 27 novembre 2008

Vacanze di Natale: proteggete il notebook e i dati importanti


Si avvicinano le vacanze di Natale, e molti di voi staranno pianificando di andare nei luoghi di villeggiatura portando con sé il proprio notebook per scaricare e memorizzare le foto scattate con la fotocamera, guardare qualche film e navigare in Internet.
Forse non ci avete ancora pensato, ma sarebbe meglio organizzarvi in modo da evitare brutte sorprese.


Ci sono soluzioni interessanti che consentono di rintracciare il portatile smarrito o rubato, sia a partire dallo zaino o dalla borsa con il quale lo trasportate, sia software.
Per quanto riguarda la borsa, ne sono un esempio pratico i prodotti TechAir, di cui abbiamo descritto ampiamente la funzione in questa recensione, e che in pratica include il sistema di rintracciabilità i-TRAK, che consente di rintracciare la borsa mediante un’etichetta con un codice di sicurezza che la identifica in modo univoco. Anche il notebook può essere etichettato usando l’apposito adesivo in dotazione con la borsa: registrando il prodotto acquistato e attivando i codici, chiunque ritrovi il notebook o la borsa smarriti e intenda restituirli potrà contattare gratuitamente i-TRAK, che provvederà ad avvisare del ritrovamento l’interessato con un servizio di messaggistica immediato, via e-mail, telefono o cellulare.

Altri sistemi che si potrebbero rivelare molto interessanti sono in via di sviluppo, come Adeona, un programma open source da installare sul notebook per rintracciarlo in caso di furto: individuazione dell'indirizzo IP e foto del ladro sono fra le funzioni principali.

Riepiloghiamo in modo riassuntivo, quindi, quali sono le 10 cose da fare prima di partire per le vacanze con il portatile, per evitare problemi di qualsiasi genere Vale la pena riepilogarli nelle 10 semplici regole che vi elenchiamo di seguito. Inoltre, sono di completamento a questo approfondimento gli Articoli correlati che abbiamo indicato a fine pagina: non perdeteli!

1. Fate una copia di backup di tutti i dati prima di partire
Sarebbe buona abitudine fare una copia completa di backup dei dati prima di partire con il notebook al seguito, di modo da abbassare il più possibile il rischio di perdere tutto in caso di smarrimento o furto del portatile, ma anche in evenienze come danneggiamenti dovuti a cadute. La norma dovrebbe essere quella, a prescindere da eventuali viaggi, di tenere sempre una copia di backup aggiornata separate dal notebook, perché nella maggior parte dei casi il valore delle informazioni memorizzate sul notebook è maggiore del valore del notebook stesso.


2. Utilizzate programme per il ripristino dei dati e per la loro protezione

Le utility e i programmi completi per il ripristino dei dati sono molto comodi, perché consentono di fare una sorta di fotografia al disco fisso del notebook così com’è al momento del backup, e di ricreare la stessa identica situazione se necessario. Una soluzione di questo tipo consente di risparmiare tempo nella predisposizione del backup di tutti i file uno per volta, ed evitare di dovere reinstallare tutti i programmi qualora doveste formattare il disco fisso o sostituirlo per un guasto. Più che all’evenienza del furto del portatile, quindi, una soluzione basata sul programma di ripristino sarebbe una buona abitudine da adottare in qualsiasi caso, e da mettere in pratica con cadenza fissa.

3. Tenete sempre il notebook nel bagaglio a mano
Tutti coloro che viaggiano devono assolutamente prendere la salutare abitudine di tenere il notebook nel bagaglio a mano e non nella valigia che verrà caricata nella stiva dell’aereo, posizionata a inizio vagone sul treno e via dicendo. Questo sia perché maneggiamenti poco delicate della valigia possono creare grossi Danni al portatile, sia perché perdere di vista la valigia in casi di questo tipo è inevitabile. Sarà vero che il notebook è spesso pesante, quindi tenerlo sulla spalla per qualche ora è una bella scocciatura, ma è pur sempre un oggetto delicato e prezioso.
Oltre a questo, sarebbe uan buona idea usare sempre una borsa per il trasporto fabbricata ad hoc per il portatile, e non un contenitore improvvisato: basta la distrazione di un momento per far cadere la borsa con il notebook o urtare contro qualcosa, e una buona imbottitura in questi casi fa sempre la differenza.

4. Usate una borsa riconoscibile o etichettatela bene
Sembrerà banale, ma non è così raro scambiare il proprio bagaglio a mano con quello di qualcun altro quando lo si perde di vista, per esempio durante i controlli di sicurezza in aeroporto o quando ci si sposta in mezzo a gruppi numerosi, che però hanno destinazioni finali differenti. Meglio quindi fare in modo che i vostri bagagli siano immediatamente riconoscibili, o perché hanno un colore particolare, o perché avete apposto un’etichetta chiara e visibile che permetta a voi e ad altri di riconoscere subito i vostri bagagli. E se il bagaglio contiene un notebook ci sono ancora più motive per farlo.


5. Quando non usate il portatile in albergo mettetelo in cassaforte

La camera d’albergo non è casa vostra, e in vostra assenza una serie più o meno assortita di persone, per motivazioni anche differenti, possono entrarvi legalmente. Di norma nessuno toccherà nulla dei vostri effetti personali, ma un notebook in bella vista può essere una tentazione forte, quindi quando lasciate la camera mettete il portatile in cassaforte: la maggior parte degli alberghi ne hanno una, se non in camera alla reception: eviterete brutte sorprese.

6. Non collegatevi a reti non protette
Siamo nell’era di Internet e delle connessioni wireless, quindi viene spontaneo a tutti, durante gli spostamenti, verificare la presenza di una connessione wireless e usarla se non protetta. Ricordate sempre che le reti non protette sono una strada a doppio senso: permettono a voi di collegarvi a Internet, e a chiunque altro di collegarsi al vostro computer e “frugarci” dentro.

7. Non collegatevi a siti di home banking
Una regola valida in generale, ma in particolare quando ci si connette a reti pubbliche, è quella di non collegarsi mai a siti di home banking o a siti che contengono dati critici e che per accedervi richiedono username e password: il rischio che questi dati finiscano nelle mani sbagliate è altissimo.

8. Disabilitate la funzione di completamento automatico del browser
Quasi tutti, per comodità, sfruttiamo quotidianamente la funzione di completamento automatico del browser, che oltre a risparmiarvi la fatica di digitare gli indirizzi complete dei siti web che visitate più di frequente, inseriscono automaticamente nei form di accesso i vostri username e password che avete digitato all’ultimo accesso. Una comodità, senza dubbio, della quale però è necessario fare a meno quando ci si college a reti pubbliche, per i motivi indicate al punto precedente.

9. Cancellate la cache del browser
I browser moderni ricordano spesso più di quanto vorremmo, perché tengono traccia di moltissimi dei nostri movimenti online. Tutti sapete bene che bisogna cancellare la cache del browser sui computer pubblici, pochi forse sanno che è bene ripulirla anche sul notebook private prima di collegarsi a una rete pubblica, per non correre rischi inutile.

10. Attenzione ai Keyboard Logger
Se a questo punto avete deciso di lasciare a casa il notebook per evitare di affrontare questa serie lunghissima di possibili problemi, e al massimo per navigare in Internet pensate di usare un computer pubblico, non dimenticate di mettere in campo le stesse precauzioni indicate ai punti 8 e 9, oltre a ricordare che potrebbe essere installato un keyboard logger, che registra qualsiasi testo voi digitiate, motivo in più per evitare l’uso di password.

Fonte: Pc world

venerdì 14 novembre 2008

Arriva l'sms quando il piccolo va su siti in cui è meglio che non vada


E' stato presentato ieri “Clicksicuro.it”, il nuovo software che si installa sul browser del computer per “assistere” la navigazione in rete dei minori contro i rischi della pedopornografia. Il software potrà essere scaricato dal sito del ministero della Comunicazione già dal prossimo 15 dicembre, giorno in cui verrà installato sul sito del ministero.

“La novità più importante – spiega Alessandra Mussolini, presidente della Commissione bicamerale per l’Infanzia, raggiunta al telefono da Spot and Web – è la possibilità per un genitore, quando non è presente in casa di essere avvertito se l’adolescente
o il bambino sta visitando siti pericolosi
.

Infatti, grazie al software, quando un bambino cerca una parola “proibita”, arriva al genitore un sms sul cellulare e il programma blocca la pagina.

Inoltre, è possibile inserire anche un blocco di alcune parole chiave, garantendo una navigazione protetta in alcune ore. Se internet non va criminalizzato – prosegue - va certamente regolato poiché il contrasto alla pedofilia deve partire anche da questo e facilitare ai genitori un
controllo più diretto”.


Da Spot and Web

mercoledì 5 novembre 2008

Niente crisi per l'e-commerce



Gli acquisti su Internet non conoscono crisi. Nel 2008 supereranno infatti i 6 miliardi di euro con una crescita sul 2007 di oltre il 20%. Il fatturato quest'anno arriverà anche più in alto, a 7 miliardi, se consideriamo anche gli acquisti di italiani da siti esteri. A usare il Web per informarsi su prodotti e servizi oggi sono circa 18 milioni di italiani.

Sono questi i dati principali illustrati in uno studio realizzato dall'Osservatorio Netcomm-School Management del Politecnico di Milano, che è stato presentato a un convegno sull'e-commerce.

Lo scarto tra il numero di chi naviga su Internet (18 milioni) e chi effettua acquisti online (6 milioni) segna anche il perimetro di crescita potenziale del commercio elettronico in Italia.

La moda segna la crescita maggiore con un balzo in avanti del 43%, raggiungendo i 250 milioni di fatturato. Il turismo, che rappresenta il 56% del settore, con un progresso del 28% raggiunge la quota di 3,4 miliardi.

Quanto ai servizi, il settore è salito al 70% delle vendite online. Tra l'altro, escludendo le vendite di prodotti informatici ed elettronici, che pesano per il 9%, i rimanenti settori merceologici rappresentano percentuali inferiori al 5% del totale delle vendite.

"Pur senza grossi stravolgimenti rispetto al 2007" notano gli esperti "si nota una lieve inversione di tendenza nella ripartizione delle vendite per tipologia di impresa, Dot Com e Multicanale. I Pure Player continuano comunque a rappresentare metà del mercato, grazie alle prestazioni di grandi operatori del calibro di eBay, Expedia, IBS.it, Venere, lastminute.com, Volagratis, Yoox". Si riduce però di due punti percentuali il peso delle Dot Com in favore sia delle imprese tradizionali commerciali che delle tradizionali produttrici.

Fonte: TgFin

giovedì 4 settembre 2008

Arriva Google Chrome, browser del futuro. E si scopre primo bug


Pensi a Internet e non puoi non pensare a Google e al suo motore di ricerca. Ma nonostante tutto, finora la «Grande G» non aveva mai annunciato l'ingresso nel mercato dei browser, i software per navigare online (guarda).

Dopo anni di voci e smentite, ieri è arrivato Google Chrome, il guanto di sfida a Microsoft, la rete del futuro.

Interfaccia sobria, forse pure troppo (diverse opzioni un po' ostiche da trovare). L'importazione di preferiti, cronologia e password da Explorer e/o Firefox funziona bene ma per ora manca totalmente un tool apposito per riorganizzare rapidamente i bookmark.

Per chi è abituato a utilizzare la Google Toolbar fa strano ritrovarsi senza, ma la Omnibox è di uso facile e pratico. Per altro Chrome importa qualunque motore di ricerca da altri browser e con le opzioni si può optare per un search engine alternativo a Google. La gestione delle schede in processi differenti è comoda: un crash di un video di YouTube si è risolto con la chiusura della sola "tab" e non di tutto il browser (che però è rimasto "congelato" per quasi un minuto). La "Start page" con il mosaico a 9 schermatine è pratica, ma quella di Opera configurabile dall'utente resta più flessibile. Chi usa Firefox poi ovviamente sentirà la mancanza delle estensioni. Utile il task manager interno al browser, per vedere l'occupazione di memoria delle singole "Tab". Consumo di ram per altro non modesto, anche superiore a Firefox che già di suo è un discreto mangiamemoria. Nel complesso i punti migliorabili sono molti, ma c'è da considerare che si tratta di una prima beta e seguiranno aggiunte e integrazioni.

BUG E PRIVACY - Un tappo quelli di Google dovranno metterlo quanto sul versante della sicurezza: è già spuntato il primo bug, scoperto da un ricercatore israeliano esperto di web security, Aviv Raff, che sfrutta una vecchia vulnerabilità di WebKit (il "cuore" di Chrome, condiviso con Safari di Apple e che la Mela aveva già corretto). Ma le perplessità dei più sono state sollevate sulla privacy.

Leggendo i termini del servizio fornito, balza agli occhi il diritto che Google si riserva di «installare automaticamente aggiornamenti di correzione o potenziamento del browser come bug fix, funzioni avanzate, nuovi moduli software e versioni completamente nuove» senza alcun controllo da parte dell'utente. Soprattutto (ed era prevedibile) è previsto l'utilizzo da parte di Google dei tracciati di navigazione dell'utente per fini pubblicitari. Su questo punto però c'è chi tranquillizza, citando il fatto che il browser è completamente open source e che chiunque (con il necessario know-how, va da sé) può analizzare il codice e vedere se Chrome è solo un software più o meno ben fatto, oppure è un passo sulla costruzione del Grande Fratello Globale.

fonte: Corriere della sera

Scarica il software

mercoledì 21 maggio 2008

Il notebook per bambini. E' jump pc


Realizzato da Olidata, il nuovo prodotto dispone di un look e di un’interfaccia pensati per un pubblico di giovanissimi. Ma non è un giocattolo, bensì un notebook con la medesima dotazione tecnologica dell’Eee Pc e basato su Windows Xp. Il prezzo è di 299 euro


rriva da Olidata la risposta italiana all’Eee Pc di Asus. E si chiama JumPc. L’azienda di Cesena propone il suo nuovo prodotto come computer per i bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni. E per sottolineare questa scelta strategica lo ha dotato di un look allegro e di un design tondeggiante, con la possibilità di cambiare la cover colorata per renderla più in linea con i gusti personali.

Inoltre, JumPc installa Magic Desktop, un’interfaccia realizzata da Easybits e pensata proprio per offrire bambini una serie di strumenti essenziali (come videoscrittura, disegno, gestione della posta elettronica e browser Web) utili a imparare l’uso del computer. Nel contempo, Magic Desktop rende disponibili ai genitori alcuni tool per controllare l’attività dei propri figli e assicurare loro una navigazione sicura in Internet.

Nonostante queste caratteristiche, che lo indirizzano inequivocabilmente a un pubblico di giovanissimi, JumPc non è un giocattolo ma un notebook a tutti gli effetti, che basa il suo funzionamento su un processore Celeron a 900 MHz e che utilizza Windows XP come sistema operativo. Perciò, se si disattiva Magic Desktop lo si può usare con le tradizionali applicazioni di office automation (riesce anche a far girare Office 2003 di Microsoft, assicura Olidata) e con i consueti programmi per la navigazione sul Web.

Oltre alle cover colorate, disponibili anche con i personaggi più noti del canale Toon Disney, sono in arrivo diversi accessori, che arricchiranno la famiglia JumPc. Tra questi troviamo un masterizzatore esterno di Dvd, una chiavetta Usb che consentirà di vedere le trasmissioni delle Tv digitali e analogiche e la Magic Key. Queste ultime altro non sono che chiavette Usb dotate di contenuti specifici, che possono essere giochi ma anche programmi educativi. La prima Magic Key disponibile contiene infatti un corso di inglese. Il prezzo di queste chiavette varia da 39 a 59 euro.

Il progetto JumPc deriva dal Classmate di Intel e come tale pone una particolare attenzione al mondo scolastico. Possiede già infatti una serie di caratteristiche che lo rendono adatto all’impiego all’interno di in aule didattiche.

Fonte: B2B24.it

lunedì 5 maggio 2008

Io ce l'ho profumato. L'sms



L'invio di messaggi "profumati" arriva grazie ad un brevetto da poco approvato in Germania: si tratta di una tecnologia, un chip, che permettà di acchiappare gli odori e inviarli via telefonino al destinatario preferito. Ideatori i ricercatori dell'Istituto di Ricerca di Gottingen e Convisual.

Il chip sarà di dimensioni simili ad una sim card con al suo interno 100 diversi profumi già caricati: ci sarà inoltre la possibilità di aggiungerne di personali il tutto entro i prossimi due anni.

Dalla Convisual arriva per bocca di Sandra Wiewiorra, un'ulteriore spiegazione: "le persone potranno catturare e spedire il profumo della spiaggia dove sono stati durante le vacanze; il chip è ancora in fase di sviluppo, ma entro due anni sarà sul mercato."

Fonte: Pc facile